martedì 15 febbraio 2011

Goblin live a Milano, 12 febbraio 2011. Recensione del concerto ai Magazzini Generali.

A 35 anni di distanza dall’ultima esibizione live in quel di Milano, i rinnovati Goblin sono tornati a deliziare il pubblico meneghino (e non solo) con un applauditissimo show. Di fronte ad una platea eterogenea ma essenzialmente divisa in due ‘settori’: i ventenni metal / dark e gli over 40 amanti del progressive, i Goblin hanno riproposto il loro repertorio di classici, attingendo in modo preponderante da Roller (Aquaman, Roller, Dr. Frankenstein, Goblin), un album di scarso successo nel 1976 ma che si è ampiamente rivalutato con il passare degli anni. In scaletta anche Mad puppet e School at night/Profondo rosso (da Profondo rosso), Suspiria, ..e suono rock (da Il fantastico viaggio del ‘bagarozzo’ Mark ed eseguita una seconda volta come ulteriore bis), L’alba dei morti viventi, Zombi e Zaratozom (da Zombi), Tenebre, Phenomena, Non ho sonno e Death farm (da Nonhosonno), Magic thriller (da BackToTheGoblin 2005). I veterani Claudio Simonetti, Massimo Morante e Maurizio Guarini sono apparsi di buon umore ed in forma, ben supportati da Bruno Previtali (chitarrista passato al basso, un Rickenbacker 4003!) e Titta Tani, chiamati nell’improbo ruolo di sostituti di Fabio Pignatelli e Agostino Marangolo, una delle migliori sezioni ritmiche di tutto il panorama musicale italiano. I due musicisti si sono impegnati al massimo e non hanno demeritato, nonostante il loro background sia essenzialmente metal. Tra le cose migliori della serata Zaratozom ed …e suono rock, non bene invece Dr. Frankenstein con i musicisti disuniti. Qualche appunto anche sul suono (perlomeno dalla mia posizione), nonostante la presenza del collaudatissimo Giuseppe Ranieri, risultato molto meno pulito che in altre occasioni e francamente imbarazzante la parte video, andata in tilt dopo pochi minuti e non più ripristinata mentre gli schermi continuavano a mostrare le scritte del computer che cercava di caricare i filmati dai dvd…
Ad ogni modo una serata da ricordare in modo particolare per il sottoscritto, ospite della band, a fine concerto, nel backstage…

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