sabato 12 novembre 2011

GOBLIN LIVE IN JAPAN all’ITALIAN PROGRESSIVE ROCK FESTVAL.



Grande successo in Giappone per i New Goblin. Come avevo già annunciato i folletti hanno tenuto due concerti all’Italian Progressive Rock Festival che si è svolto a Kawasaki dal 4 al 7 novembre presso il Club Città, situato nel nuovo complesso di esercizi commerciali ‘La Cittadella” (tanto per rendere chiaro a tutti l’amore che nutrono i giapponesi per il nostro Paese). Il Club Città ha una sala di medie dimensioni (max 1300 persone in piedi) attrezzata con le più sofisticate apparecchiature audio/video/registrazione ed ha uno stage lightining particolarmente avveniristico in cui risalta la sospensione centrale a stella.

La sera del 4 novembre è stata aperta dai The Trip che hanno presentato una selezione dagli album Caronte ed Atlantide mentre i New Goblin hanno riproposto la scaletta del Prog Exhibition di Roma. Lo show è stato concluso dalla PFM con “Stati di Immaginazione / Anthology” incentrato sul materiale dell’album più ‘cinematografico’ della Premiata ed alcuni classici immancabili (tra cui 'Celebration', 'Impressioni di settembre', 'La carrozza di Hans').
Il 5 novembre, unica data che ha raggiunto il sold out già in prevendita, la festa è iniziata con Il Balletto di Bronzo, amatissimo in Giappone, che ha entusiasmato il pubblico con una ampia selezione da YS preceduta da 'Delirio viola' e 'Napoli sotterranea' ed è proseguita con uno show di circa settanta minuti degli Arti & Mestieri. Headliner della serata erano i Goblin (indicati senza ‘New’ su tutto il materiale pubblicitario) che hanno in pratica replicato lo spettacolo della serata precedente ma con un bis più esteso, accolti con grande calore dal pubblico che poi ha educatamente assediato i musicisti per gli autografi di rito.

Morante a nome dei folletti si è dichiarato sorpreso e sopraffatto dall’affetto e dall’entusiasmo del pubblico giapponese. La sorpresa di Morante e dei New Goblin non è certo la mia. Basta leggere la dettagliata discografia riportata in ‘Goblin sette note in rosso’ per rendersi conto che nel Paese del sol levante tutti gli album principali della band romana (Cherry Five, Profondo rosso, Suspiria, Roller, Il fantastico viaggio del ‘bagarozzo’ Mark, Zombi, Tenebre, Phenomena), sono stati editi in vinile e che, con riguardo ai CD, i giapponesi hanno pubblicato l’intera discografia del gruppo ed un numero di riedizioni che è addirittura superiore a quello (già molto elevato) della Cinevox.

Oltre ai biglietti della serata, sono andati completamente esauriti anche tutti i gadget che gli organizzatori avevano realizzato con la proverbiale nipponica bravura. Si tratta del bellissimo poster del festival, due chirashi flyer, una brochure apribile sul fronte, un programma fotografico, un set di sette t-shirt!

Mi riconosco nella passione, rispetto, precisione e gusto che i giapponesi mettono nelle loro azioni, per cui: 
Japan loves Italy, Red Goblin loves Japan!

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