Chi
ha avuto la fortuna di vivere gli anni ’70, straordinari dal punto di vista
della musica rock, sa bene che valore simbolico assumeva per una band la
pubblicazione di un doppio LP dal vivo. Se solitamente la realizzazione di un
album live segnava un gradino importante per la carriera di un gruppo ancora in
ascesa, la pubblicazione di un doppio LP live stava ad indicare in modo
inequivocabile che quella rock band ce l’aveva fatta, era riuscita a sfondare.
Una specie di stella appuntata da esibire con orgoglio che spesso chiudeva
un’era fatta di tour massacranti e di attività frenetica e ne apriva un’altra,
talvolta segnata da significativi cambiamenti nello stile talaltra da un
rilassamento (sovente con effetti perniciosi dal punto di vista musicale). Il
doppio album live era insomma un attestato del successo raggiunto ed era il
mezzo perfetto per riprodurre nella sua interezza uno show dal vivo, offrendo
al più vasto pubblico la possibilità di sentire i musicisti in azione su quello
che per un gruppo rock è il luogo ideale: il palcoscenico. Solamente le band più
pretenziose e dall’ego elefantiaco optavano addirittura per un triplo (o
addirittura) quadruplo album ma con risultati quasi sempre inferiori al
dispiego di mezzi profuso. Anche graficamente il doppio album dal vivo dava
grandi soddisfazioni ai fan: copertine gatefold, ricche di foto live, spesso
riportate anche sulle buste interne, talvolta persino ulteriori opuscoli
fotografici, manifesti ed altri gadget (ci fu chi arrivò a mettere persino dei
tatuaggi e qualche fan che legge sa bene di chi parlo!) rendevano queste
pubblicazioni memorabili.
Ora,
grazie alla AMS, anche i New Goblin possono vantarsi di avere nella propria
discografia un doppio LP dal vivo. Infatti l’etichetta milanese ha realizzato
una sulfurea edizione in vinile del ‘Live in Roma’ che, se non apporta miglioramenti dal punto di vista della resa audio, si presenta con una nuova
grafica veramente accattivante che preferisco di gran lunga a quella della
versione standard in CD e che sottolinea con magniloquenza l’italianità (anzi
la romanità) della band. La AMS, come aveva già fatto per Nonhosonno, ha
pubblicato ‘Live in Roma’ in cinque varianti caratterizzate dai vinili di
colore: trasparente, giallo, blu , rosso ed arancione. Si tratta di
un’edizione limitata (ma non è specificato in quanti esemplari), posta in
vendita a 25 euro ed è chiaro che se i fan ‘normali’ si potranno accontentare
di scegliere il colore preferito, quelli super (anzi maniacali) saranno
costretti dalla astuta e malefica scelta di marketing della recidiva label ad
acquistare ben cinque copie dello stesso album...
A
questo punto mi permetto di suggerire alla AMS per la prossima occasione di
commercializzare direttamente una versione per i fan ‘die hard’ che raccolga
tutte le colorazioni e magari anche un fascicolo fotografico, adesivi (e pure i
tatuaggi!).
Concludo
annunciando che, come avevo già anticipato, ‘Live in Roma’ è stato pubblicato
anche in Giappone dalla Diskunion, naturalmente in versione CD. Ecco la
copertina:
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