Dopo
Nocturno, questo mese è invece una rivista musicale a recensire il mio libro. E’ in
edicola da pochi giorni il numero 245 di Rumore, il prestigioso mensile che da
vent’anni tratta di musica con un occhio sempre attento ai nuovi fermenti ma
senza dimenticare la lezione del passato. Nella rubrica dedicata alle ‘Letture’,
Mario Ruggeri ha recensito il volume ‘Goblin sette note in rosso’ in termini
assolutamente positivi, oserei dire quasi entusiastici, inquadrando al contempo
con efficacia il ruolo e l’attualità dei Goblin nella scena musicale.
Ecco
la recensione: “Monumentale a dir poco il lavoro incredibile svolto da Fabio
Capuzzo per ricostruire una delle più grandi storie che il rock italiano abbia
mai saputo produrre. I Goblin, loro, i preferiti di Dario Argento, gli autori
delle colonne sonore più famose della storia del cinema horror italiano. Ma non
solo. I Goblin come incredibile prog hard band, pari per importanza e
significato a gruppi come i Black Widow. E non è esagerato affermarlo. Se
bazzicate fuori dall’Italia e pronunciate il nome Goblin, vi si apriranno
diversi orizzonti. Nei paesi scandinavi sono considerati un mito e quasi un’integrazione
‘aliena’ al concetto di Heavy Metal. Il libro è un autentico lavoro di
ricostruzione della storia del gruppo di Pignatelli, Simonetti, Marangolo,
Morante, Guarini e Martino e raccoglie splendide interviste, discografia
ragionata, analisi, opinioni, approfondimenti. Insomma, un autentico saggio
biografico che racconta un pezzo di Italia rock che spesso abbiamo dimenticato.
Un lavoro encomiabile”.
Un
grazie di cuore alla redazione di Rumore e, naturalmente, in particolare a
Mario Ruggeri per la appassionata recensione: questi attestati di stima mi
riempiono di gioia e mi ricompensano dell’impegno e dei sacrifici profusi per
la realizzazione del libro.
Bravo Red, ma viste le dimensioni e la densità del tuo volume, avrebbero dovuto dedicarti almeno venti pagine di recensione! :-)
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