giovedì 10 luglio 2014

CHERRY FIVE, il ritorno!!




Dopo Goblin, BackToTheGoblin, New Goblin, Goblin Rebirth e Simonetti’s Goblin è la volta dei Cherry Five ad annunciare il ritorno sulle scene.
I lettori del libro ‘Goblin sette note in rosso’ sanno benissimo che in realtà non è mai esistito un gruppo denominato Cherry Five, a cui la Cinevox intestò un album omonimo pubblicato nel 1976. Esistevano gli Oliver e quindi i Goblin che, nella formazione Claudio Simonetti, Massimo Morante, Fabio Pignatelli, Carlo Bordini e Tony Tartarini (che sostituì il cantante Clive Haynes che aveva già concluso le incisioni), registrarono nel 1974 i pezzi per quello che doveva essere l’album d’esordio e che sarebbe dovuto uscire a nome Goblin. Se non che alcuni cambi nella line-up e soprattutto l’improvviso e ‘devastante’ successo di 'Profondo rosso' convinsero l’etichetta romana a tenere nel cassetto il LP ed a pubblicarlo, del tutto in sordina e per sole esigenze contrattuali, nel 1976. La Cinevox / Bixio fece davvero in modo che di questo lavoro non si accorgesse nessuno, temendo che potesse pregiudicare la carriera dei Goblin perché troppo progressive (di scuola inglese), quindi difficile e non commerciale. L’etichetta pertanto lo pubblicò inventandosi il nome Cherry Five, gruppo costituito, a leggere le scarne indicazioni di copertina, dai soli Carlo Bordini e Tony Tartarini, guarda caso i due musicisti che non facevano più parte dei Goblin mentre Simonetti e Morante figurano solo come compositori (e non anche esecutori) con Pignatelli completamente ‘dimenticato’.  



Cigliegina su questa bella torta masochistica, l’album venne pubblicato in poche copie (non più di 500) gran parte delle quali mai effettivamente immesse sul mercato e poi distrutte. Va da sé che dopo un simile trattamento, ‘Cherry Five’ rimase un oggetto misterioso e sconosciuto per i fan dei Goblin e del progressivo italiano, con quotazioni ‘venali’ sul mercato dei collezionisti sempre elevatissime che hanno raggiunto negli ultimi anni vette inusitate, come ho già evidenziato in altri post. Se siete interessati ad acquistarne una copia, c’è un benefattore che su Discogs è disposto a privarsene per appena 7.500 euro…..

Ma veniamo ai giorni nostri. Circa un mese fa, l’amico Roberto Attanasio mi ha confidato di aver saputo dal patron dell’etichetta genovese Black Widow che erano iniziate le registrazioni di un fantomatico album ‘Cherry Five 2’ da parte di Carlo Bordini e Tony Tartarini, con pubblicazione prevista per la fine del 2014.

Antonio Tartarini, Carlo Bordini e Pino Pintabona, patron della Black Widow

La cosa mi ha fatto immediatamente balenare un’idea: vuoi vedere che nel progetto è coinvolto anche Gianluca de Rossi? Gianluca, oltre che un virtuoso tastierista, è anche un grande fan dei Goblin ed all’epoca dell’uscita di ‘Goblin sette note in rosso’ fu così gentile da contattarmi per ringraziarmi di averlo citato nel mio libro. Infatti nella nota dedicata a Carlo Bordini avevo segnalato che nel 2008 il batterista aveva costituito il duo De Rossi & Bordini con il quale intendeva dare un seguito ad ‘Opera prima’ dei Rustichelli & Bordini. Il progetto invece si incagliò, lasciando comunque delle tracce concrete: un paio di video live in studio e due pezzi inclusi nei CD tributo 'Inferno' e 'Paradiso' realizzati dall’etichetta Colossus per celebrare la Divina Commedia. 







La mia intuizione si è rivelata del tutto fondata perché a fine giugno è comparsa su Facebook una pagina ‘Cherry Five’ con alcune foto della band negli studi di registrazione Studiosette di Roma, in cui appaiono: Antonio Tartarini, Carlo Bordini, Gianluca De Rossi, il bassista Pino Sallusti ed il chitarrista Ludovico Piccinini, in compagnia di Pino Pintabona della Black Widow. 

Pintabona, Sallusti, De Rossi, Bordini, Piccinini, Tartarini negli studi Studiosette

L’album, attualmente in lavorazione, potrebbe contenere i brani che De Rossi & Bordini avevano elaborato in precedenza ma chiaramente con nuovi arragiamenti e soprattutto l’apporto vocale di Tony Tartarini. In particolare dovrebbero essere inclusi Il pozzo dei giganti e Dentro la cerchia antica già pubblicati nei due CD segnalati, posto che anche l’opera seconda dei Cherry Five pare sia ispirata al poema di Dante. 


Sperando di aver presto altre news, magari dagli stessi musicisti, attendo, a questo punto, anche il ritorno de Il Reale Impero Britannico con Walter Martino e Fabio Frizzi!!

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